Dallo yoga una pratica per superare la paura, ritrovare tranquillità e pace.
Abaya mudrà è una pratica che si trova nello yoga per superare e liberarsi dalla paura. E’ una meditazione che si fà mantenendo una particolare posizione delle mani, moltissime divinità indiane e buddiste sono rappresentate in questa posizione. Mudrà vuole dire sigillo – gesto; abaya vuole dire senza paura: abhaya mudrà il gesto che dissipa la paura.
Le mudrà sono particolari gesti delle mani che si trovano nella tradizione dello yoga, ma si trovano anche nelle tradizioni più svariate e utilizzate per scopi ritualistici, magici e terapeutici per gli effetti di riequilibrio e rigenerazione energetica che offrono.
Nella tradizione dello yoga vengono usati come supporto alla meditazione, favoriscono la concentrazione e ognuno ha caratteristiche e benefici differenti; agiscono sulle nadi i canali energetici che ci attraversano, offrendo un’azione straordinariamente riequilibrante. In India sono tutt’ora parte di cerimonie e rituali, vengono usati per propiziare buon auspicio, invocare energie positive e rimuovere gli ostacoli.
Oltre a questi utilizzi legati a una tradizione spirituale se volgiamo anche lontana da noi (ma non così tanto visto che nelle iconografie cristiane spesso i santi sono rappresentati con le mani in posizioni molto simili e a volte identiche alle mudrà che si ritrovano nelle divinità e nelle pratiche orientali) c’è anche un’aspetto più fisico: le mani sono la parte del corpo che nel cervello hanno una più ampia corrispondenza rispetto ad altre, particolari sequenze di mudrà sono una vera e propria ginnastica per il cervello.
Ecco come praticare
Il modo per trasformare e vincere la paura (e qui parlo di paure che non sono patologiche nè invalidanti) è guardarla in faccia. Finché la fuggiamo e vogliamo allontanarla dalla nostra mente gli permettiamo di crescere, diventare ingombrante e sorprenderci nei momenti più inopportuni.
Questo è il senso della pratica di abaya mudrà proposta nello Yoga Ratna.
La posizione si prende partendo appoggiano la mano destra sopra la mano sinistra entrambe con i palmi rivolti verso l’alto. Mantieni per qualche attimo questa posizione semplicemente riportando l’attenzione al corpo e al respiro. Lentamente porta in avanti la mano destra che disegna un quarto di cerchio parallelo alla terra, l’avambraccio sale e il palmo della mano destra si rivolge in avanti. La posizione è come quella dell’immagine e si mantiene. Gli occhi chiusi la posizione comoda e immagina il palmo della mano tua mano destra come uno specchio su cui puoi vedere riflesse tutte le tue paure. Mantieni la posizione per alcuni minuti e insisti con questa pratica cercando tutte le tue paure più nascoste. Arriverà un certo momento che per quanto ti sforzi a cercarle non ne troverai nessuna e sentirai una sensazione di vuoto e leggerezza che è un’ottimo punto di partenza per iniziare la pratica di meditazione. Delle volte l’unico modo per raggiungere la luce è attraversare il buio, fino in fono.
Ogni organo ha una corrispondente emozione, da un lato quando l’energia di uno specifico organo è buona favorisce un buon equilibrio emotivo, e questo si può fare in svariati modi dalla pratica delle asana, all’agopuntura, alla riflessologia….e dall’altro lato elaborare e trasformare le emozioni negative sostiene e protegge l’energia degli organi corrispondenti. Come detto nel post precedente l’organo dell’inverno sono i reni e l’emozione di questi organi è la paura.
Tecniche simili particolarmente dettagliate e specifiche si trovano nel buddismo per superare la paura della morte: viene proposta una meditazione sul proprio cadavere in decomposizione, la cosa è macabra ma è straordinaria l’efficacia. Segue una logica simile la Terapia Strategica con le prescrizioni del sintomo, per vincere vere e proprie fobie in tempi brevissimi. E’ interessante vedere che c’è un filo comune che segue una logica non ordinaria: aumentare per diminuire, in modi diversi ognuno segue lo stratagemma di “spegnere il fuoco aggiungendo legna”.
Shanti Brancolini
Insegnante Yoga, Fondatrice di Passione Yoga e ideatrice del metodo Yoga su Misura, fin da bambina ha avuto modo di avvicinarsi allo yoga e trascorrere lunghi periodi di ricerca e pratica in India. Leggi la mia biografia
Ciao Shanti
Ti ringrazio per avermi mandato questo mudra,è molto bello .
Lo faccio subito…
Grazie.
Rosy
Shanti questo mudra è bellissimo.
Lo sto facendo insieme a mio marito, perché a volte la vita fa un po’ paura a entrambi…
Grazie.
A presto.
“La lezione più importante che l’uomo possa imparare in vita non è che nel mondo esiste la paura, ma che dipende da noi trarne profitto e che ci è consentito di tramutarla in coraggio” R.Tagore
Buon pratica a presto! 🙂
♡ si
❤️ 🙂
Shanti