Ritrovare la connessione con i ritmi della terra attraverso lo yoga e l’uso di fiori di primavera per rigenerarsi.

La primavera è tempo di rinascita per la natura e per il tuo corpo, che attiva processi di purificazione che possono essere sostenuti dalle piante che nascono in questa stagione.

Alla fine dell’inverno, quando  il metabolismo ancora risente del ritmo rallentato dei mesi più freddi e umidi,  non è difficile ritrovarsi con gli strascichi di un qualche raffreddore o influenza.

Ricorrere a un periodo di tisane di queste erbe può costituire un valido aiuto  per affrontare con maggiore energia il cambio di  stagione.

In India si dice che i fiori sono il sorriso di Dio. I primi fiori annunciano la sospirata primavera assai comuni sono la primula, la farfara, la pulmonaria e le violette, quattro piante accomunate da alcune caratteristiche interessanti:

  • fioriscono alla fine dell’inverno/inizio primavera.
  • hanno proprietà simili: espettoranti,  anti-infiammatorie, diuretiche e sudorifere.

Fra i primissimi la farfara, che i latini non per niente chiamavano “filius ante patrem” perché il suo fiore giallo intenso dal caratteristico aroma, spunta prima ancora delle foglie, che in quasi tutte le altre piante fanno la loro apparizione per prime.

La primula veris, quella più diffusa sull’Appennino, dai delicati fiori di un giallo tenue;  la polmonaria, dai bei fiorellini campanulati prima fucsia e poi viola e dalle foglie ovali maculate;  e le viole mammole, profumatissime; sbocciano quasi subito dopo.

L a primula inoltre è decantata da alcuni erboristi come tonico cardiaco e del sistema nervoso e per il suo effetto depuratore sul sangue: il parroco svizzero Kneipp, noto erborista,  consigliava una o due tazze di tisana di primula al giorno, presa per un periodo lungo, a chi soffriva di gotta e reumatismi.

Come sempre, curare l’alimentazione senza dimenticarsi la zuppa di miso, un po’ meno salata e con vegetali di stagione, a cui aggiungere magari un ciuffetto di  preziose ortiche o di tarassaco, altre piante depurative per eccellenza e ricchissime di vitamine e sali minerali, fra cui il ferro.

Inoltre, l’esercizio di andare per prati e boschi alla ricerca di questi ricchi doni, è già di per sè straordinariamente curativo e corroborante.

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 Kushuma asana la posizione del Fiore:

Da eseguire come nella foto, magari con un cuscino alto sotto il sedere per distendere bene la schiena che non deve essere curva.

Benefici: ti porta in sintonia con il simbolo di bellezza e vita che rappresenta; mantenendola 10/15 respiri puoi osservare l’intensità del respiro che si concentra nell’addome, in corrispondenza del plesso solare, respiro che massaggia tutti gli organi interni, attiva il movimento del diaframma che è la “pompa” della nostra circolazione linfatica, sistema “spazino” che raccoglie le tossine e le porta ai polmoni, reni, pelle ecc…per essere eliminate.

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Mariella Fonte.

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2 commenti
  1. Albina Federico
    Albina Federico dice:

    I tuoi articoli sono sempre molto chiari e fruibili a tutti, quindi immediatamente applicabili e certamente molto efficaci.Grazie!

    Rispondi
    • shanti
      shanti dice:

      Ciao Federico! Sono molto contenta che torvi gli articoli chiari e immediatamente applicabili, è proprio quello che stò cercando di fare: presentare lo yoga in modo semplice e accessibile a tutti, pur mantenendo la sua profondità e autenticità! 🙂

      Rispondi

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