Dallo yoga una pratica per rigenerarti e scaricare tensioni in soli pochi minuti.
Ti sarà sicuramente capitato…momenti in cui ci sono molte cose da fare e la stanchezza ti sorprende. Allora tieni duro e vai avanti. L’attenzione si abbassa, diventi più irritabile, l’efficacia diminuisce e i risultati diventano insoddisfacenti. E così via in un circolo vizioso in cui inefficienza, irritazione e stanchezza si rafforzano a vicenda.
Purtroppo molti considerano i sintomi di stanchezza come qualcosa di negativo da evitare e spesso la soluzione è prendere un caffè e procedere: il che è come bastonare un’asino stanco.
Se vogliamo preservare le nostre forze e avere vitalità ed energia, una cosa importantissima da tenere presente è che il nostro corpo e la nostra mente, come tutto ciò che vive, seguono dei ritmi biologici ciclici che alternano attività e riposo. Ritmi che vanno rispettati.
Ecco i tre principali:
- ritmi circadiani (circa un giorno, es ritmo di sonno e veglia)
- ritmi ultradiani (si verificano più volte al giorno, quelli di cui ora ti parlo)
- ritmi infradiani (richiedono più di un giorno, come per esempio il ciclo mestruale e i ritmi stagionali)
Durante la prima fase del ritmo ultradiano c’è un momento di attivazione, in cui i livelli di energia, prestazione, capacità di apprendimento raggiungono il loro punto massimo. Questa fase dura circa 90/120 minuti. Dopo di che segue una fase di calo ed è il momento in cui in genere si prende un caffè o si mangia qualcosa per “tirarci sù”. Questa seconda fase del ciclo è quella di riposo e dura 10/15 minuti, passato questo tempo ritorna la fase di attivazione. Se non ci siamo dati il permesso di “stare giù”, la nostra valle è stata poco profonda e anche il nostro picco sarà meno alto.
Più profonde sono le valli più alti saranno i picchi. Nei momenti di stanchezza non combatterla ma assecondala totalmente, dedicati qualche minuto di rilassamento e ti accorgerai che successivamente i tuoi livelli di attenzione, efficacia e lucidità mentale saranno maggiori.
Eccoti una pratica particolarmente efficace per rendere ancora più profonda la tua “valle”. Un bel pò di tensioni si scioglieranno e potrai ripartire con molta più energia e vitalità.
Ecco come fare: sdraiati sulla schiena, con le gambe distese e vicine tra di loro e le braccia lungo i fianchi.
Porta l’attenzione al corpo, nell’inspirazione avvicina e spingi i piedi l’uno contro l’altro, stringi le ginocchia, i glutei, i pugni, le braccia ai lati del corpo, senti pancia e torace che si espandono, le spalle che vanno verso le orecchie; trattieni il respiro mantenendo il corpo in tensione più che puoi, conta fino a 10, poi lascia andare l’espirazione tutta insieme rilassando il corpo. Ripeti per cinque volte.
Infine rimani qualche minuto in ascolto del ritmo spontaneo del respiro e del tuo corpo morbido, che sprofonda dolcemente alla terra.
Utilizzare questa pratica e cavalcare questi ritmi piuttosto che contrastarli e subirli, porterà nella tua vita maggiore energia, vitalità ed efficacia nel tuo studio e nel tuo lavoro. E come ci ricordano gli antichi saggi cinesi che la sapevano lunga sui ritmi e la ciclicità della Vita:
“La vera quiete è procedere quando è tempo di procedere e fermarsi quando è tempo di fermarsi” I Ching – Il Libro dei Mutamenti.
Shanti Brancolini
Insegnante Yoga, Fondatrice di Passione Yoga e ideatrice del metodo Yoga su Misura, fin da bambina ha avuto modo di avvicinarsi allo yoga e trascorrere lunghi periodi di ricerca e pratica in India. Leggi la mia biografia
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