Come le posizioni di yoga, le “mudra”, vanno ad agire sugli elementi ed i canali energetici. Ecco la più indicata per questa stagione.

La pratica delle posizioni yoga, oltre che aiutarci a trovare e a mantenere un eccellente forma fisica; se praticate adeguatamente, permettono di ritrovare un profondo equilibrio energetico.

Ogni disagio e malessere psicofisico, sono conseguenza di uno squilibrio energetico dovuto a un eccesso o ad una carenza degli elementi di cui siamo costituiti. Una volta ristabilito questo equilibrio, piccoli e grandi problemi si risolvono spontaneamente.

Se vogliamo che questo accada, dobbiamo tenere presente le caratteristiche energetiche che ci contraddistinguono e come vengono influenzate dalla particolare stagione che stiamo attraversando.

Nella stagione umida e fredda, l’elemento aria (vata) tende ad alterarsi creando vari disturbi come nervosismo, vulnerabilità, gonfiore e nei casi più acuti insonnia, confusione, artrite, sciatica e dolori cervicali.

Il livello di questi disagi dipende dal tipo di costituzione individuale, nei soggetti con una spiccata predominanza dell’elemento aria ed etere questi disturbi saranno più acuti.

Per benefici profondi e duraturi sono indicate sequenze di posizioni yoga che riequilibrano questo elemento e andrebbero evitate posizioni e modalità di pratica che lo alterano. Una proposta di yoga che tiene conto di questi aspetti è uno degli elementi che contraddistinguono lo “yoga su misura”. Leggi qui per scoprire di più: Yoga su Misura

Ma se non hai ancora avuto modo di partecipare ad una mia vacanza yoga o ad un corso on line, un modo facile e letteralmente alla portata di mano per riequilibrare questa alterazione e attenuarne i sintomi è eseguire vayu mudra

Ognuna delle nostre dita corrisponde ad un’elemento presente nel corpo e attraverso determinate stimolazioni possiamo regolare  l’azione di questi elementi, che quando in equilibrio tra di loro determinano l’equilibrio psicofisico.

Come eseguirla?

Vayu mudra, una posizione yoga (delle mani) per l'inverno Appoggia la punta degli indici alla base del pollice e il polpastrello del pollice sopra l’indice, mantieni le altre dita distese, esegui con entrambi le mani. Si può eseguire in qualsiasi momento e posto, purchè ovviamente non hai bisogno di utilizzare le mani. Dovrebbe essere eseguito per minimo dieci minuti e quando i sintomi sono molto acuti sarebbe utile eseguirlo per 45 minuti al giorno per un paio di mesi, tutti insieme o suddivisi: 15′ la mattina 15′ il giorno e 15′ la sera.

Benefici

Questa mudra equilibria le alterazioni dell’elemento aria:

  • migliorando le funzioni digestive
  • eliminando il gonfiore
  • donando calma al corpo e alla mente.

Come la natura che in questo periodo “dorme” per riprendere forza, anche il tuo corpo rallenta i suoi bioritmi, assecondare questo ciclo e muoverti tenendo presente gli effetti delle varie stagioni su di esso è un modo prezioso per custodire la tua salute.

Una buona cosa quindi è intervenire anche su altri aspetti, ed abbinare vayu mudra a buone abitudini, evitando accuratamente tutto quello che disperde energia vitale: eccessiva esposizione al freddo e umido, cibi e bevande freddi, troppa attività fisica…tutti gli eccessi e le abitudini irregolari che manteniamo in questa stagione sono particolarmente dannosi e costosi per il nostro sistema energetico.

alcune indicazioni preziose:

Un ritmo di sonno e veglia regolari sono determinanti per rafforzare il corpo, ma anche per dare stabilità alla nostra mente e pacificare l’emotività, così come mangiare sempre negli stessi orari.

Bevi acqua solamente calda, fai uso di spezie per migliorare la digestione,  teni ben caldi i reni, scegli magliette lunghe che coprono bene la schiena sopratutto quando fai yoga, visto che in alcune posizioni la schiena tende a scoprirsi, condisci con abbondanti grassi sani come oli vegetali spremuti a freddo e ghee (scopri di più qui: il cibo degli dei) dai più spazio in cucina ai sapori dolce (non il dolce dello zucchero! Ma dei cereali integrali e delle verdure e della frutta di stagione),  acido e salato.

La sera massaggiati i piedi con dell’olio di sesamo caldo dopo coprili con dei calzini, questo ti permetterà di fare un sonno profondo e ristoratore.

Seguendo queste indicazioni il tuo corpo potrà rigenerarsi e come un seme nella terra nutrirsi e rafforzarsi per sbocciare rigoglioso in primavera.

Se vuoi fare dello Yoga su Misura il tuo stile di vita,  fissa un appuntamento con un nostro consulente !

Shanti Brancolini

Insegnante Yoga, Fondatrice di Passione Yoga e ideatrice del metodo Yoga su Misura, fin da bambina ha avuto modo di avvicinarsi allo yoga e trascorrere lunghi periodi di ricerca e pratica in India. Leggi la mia biografia

8 commenti
  1. Sergiu Constantinescu
    Sergiu Constantinescu dice:

    Ci sono gia alcuni giorni che sto provando con l’acqua calda, in generale sto meglio, cioe’ nei momenti di stress o quando ho freddo sia oggettivo, perche’ fa freddo, sia soggettivo quando io specialmente ho le gambe fredde perche ho una spiccata sensibilita’ al freddo e minor resistenza in questo periodo.
    Ma cio’ che non ho capito e’ se la cura deve durare solo 10 giorni o la si puo’ prolungare indefinitamente, fintantoche c’e bisogno per placare anche cosi’ la tendenza al freddo di un Vata dosha eccessivo ?
    Se volessi assumere un succo di frutta/legumi, quindi sarebbe meglio diluirlo con acqua calda ?

    E se metessi ghee sotto la pianta dei piedi alla sera, cosa che non ho ancora provato,non rafredderebbe i piedi di piu’ ? Oppure lo vi si mette per essere assorto cosi’ meglio nel corpo ? (spesso ho i piedi e/o le gambe fredde). Va bene lo stesso se per esempio, invece di ghee,la sera, preparando l’approccio al sonno,facessi prima un bagno caldo ai piedi e poi vi mettessi olio di sesamo, e coprissi i piedi con calze durante la notte ?per mantenere caldi i piedi.

    Scusa questo assedio di domande, che tu abbia una buona settimana.

    Rispondi
    • shanti
      shanti dice:

      L’acqua calda è consigliata non solo per un breve periodo, ma sempre.
      Sì i succhi meglio se diluiti con acqua calda.
      Va bene anche l’olio di sesamo e poi mettere le calze.
      Prego, buona giornata!

      Rispondi
  2. Sergiu Constantinescu
    Sergiu Constantinescu dice:

    Gentilissima Shanti,

    Ho letto con molto interesse l’articolo su Vayu Mudra. Prima di incontrarlo sul tuo sito l’avevo praticato saltuariamente ispirandomi dal libro di Gertrud Hirschi-“Mudra, lo yoga delle mani” . Pero’ mi ci rimane sempre un dubbio: lo si puo praticare in qualsiasi posizione del corpo ? Per esempio distesi sul letto ? Oppure camminando ? Ed anche: lo si deve praticare, alla pari della pratica delle asana o del pranayama solamente a stomaco vuoto ?
    Io ho provato a praticarlo per dei sintomi Vata che la medicina allopatica chiama spasmofilia (tetania manifesta dovuta ad un complesso concatenato di fattori come squilibri metabolici del calcio e magnesio, esaurimento, ansia e tensione interiore ) che ha, stando ai testi ayurvedici , tutte le caratteristiche di distubo del Vata Dosha, verso un suo aumento.
    Quindi se mi dicessi qualcosa iin piu’ nel merito, te ne sarei molto grato !
    Buona fine 2014 e buon inizio 2015 !

    Rispondi
    • Shanti
      Shanti dice:

      Lo puoi praticare in qualsiasi posizione, anche disteso sul letto, non necessariamente a stomaco vuoto.
      Sì i sintomi che riporti sono sintomi correlati ad un alterazione di vata, io ti posso dare qualche indicazione ma ti suggerisco di consultare un bravo medico ayurvedico, stiamo organizzando delle conferenze sull’argomento e ti invito a partecipare, se sei iscritto alla mail list presto ti arriveranno i dettagli.

      Ecco cosa puoi incominciare a fare da subito:

      1 comprati dell’ olio vata e fatti un automassaggio tutte le mattine con olio riscaldato , meglio su tutto corpo.
      2 alla sera mettere ghee (burro chiarificato) sotto pianta piedi
      3 cena molto leggera ( brodi con poco riso e verdure)
      4 usa spesso il ghee come condimento
      5 prendi ashvamap 1 cp 3 volte dì (è un integratore ayurvedico lo puoi ordinare in farmacia)
      6 evita insalate-cibi freddi ed avanzi, proteine solo a pranzo, meglio se vegetali, quasi niente formaggi evita cibi che acidificano sangue…( zucchero, farine bianche,peperoni,melanzane, patate, pomodori, arance…)
      7 bevi acqua bollita e tisane

      Già queste cose dovrebbero molto aiutarti e bilanciare le alterazioni di vata e quindi attenuare i sintomi.

      Grazie e tanti auguri anche a te!

      Rispondi
      • Sergiu Constantinescu
        Sergiu Constantinescu dice:

        Grazie della tua risposta, ci ho tovato molte cose utili.
        Mi rimane un incertezza: l’acqua calda. A volte mi fa bene, ma non so quanta e come consumarne. Si e’ sempre avvertiti sul consumo quotidiano di 2 litri di acqua, ma non puo’essere, a mio giudizio, tutta calda. Per esempio, dopo un pasto a base di uova o di carne, se prendo acqua calda, mi vien nausea e la digestione (gia’ resa difficoltosa sia dal cibo sia dal aspetto spastico che assume a causa del disturbo vata, sia dalla scarsa digeribilita’ del cibi, la carne nella fattispecie) diventa un incubo, con sensazioni di nausea, nervosismo digestivo e cosi via. Di conseguenza invece du assimilare quello che avevo mangiato, risulta il contrario.

        Buon lunedi e buon lavoro !

        Rispondi
        • shanti
          shanti dice:

          Come in tutto ci sono mille teorie diverse, io ti dico la mia, che poi la mia non è ma è quello che dice l’ayurveda a riguardo e poi valuta tu.
          La digestione per funzionare bene necessita di un certo calore interno (38 gradi circa) ogni volta che bevi acqua fredda o a temperatura ambiente “spegni” questo calore indebolendo le tue capacità digestive, indebolendoti di più e peggiorando il tuo stato.
          Quindi ti consiglio di bere solo acqua calda, specialmente per la costituzione che hai. Ed è un indicazione utile a tutti i tipi di costituzione.
          E’ fondamentale che sia lontano dai pasti, come hai già visto, specialmente abbinata a certi alimenti ti danneggia. Durante i pasti meglio non bere mai, se fai dei pasti equilibrati con zuppe e verdure fresche non ne sentirai neanche bisogno. Bere durante il pasto diluisce i succhi gastrici e indebolisce la capacità digestiva.
          Prova così: la mattina appena ti alzi bevi una grande tazza di acqua e aspetta almeno 15 min prima di fare colazione. Tra colazione e pranzo, e tra pranzo e cena bevi almeno mezzo litro di acqua.
          Bevi solo lontano dai pasti, due ore dopo avere mangiato e 15 min prima del pasto. Il modo migliore è che provi per una decina di giorni e sono certa che troverai notevoli benefici e non ne potrai fare più a meno.
          E’ un’indicazione che può sembrare stravagante, ma aiuta a risolvere numerosi problemi. Provare per credere.

          Rispondi
          • Sergiu Constantinescu
            Sergiu Constantinescu dice:

            Ci credo. Ma d’estate, stagione Pitta, vale lo stesso per l’acqua ? oppure se la costituzione e’ mista tipo Vata-Pitta (la mia), non e’ che si debba, ogni tanto almeno, ridurre la quantita’ e/o la temperatura dell’acqua ?
            O quando si prende il sole,sopratutto d’estate,non per abbronzarsi, ma piuttosto per attivare la provitamina D dal sangue…ti faccio queste domande, magari stupidotte, giacche’ che mi hai dato una risposta chiarificatrice perche’ io,personalmente, sono un partigiano dell’ayurveda, per quel poco che io ne conosca, ma certa gente mi ha detto che son dimagrito, appunto perche’ bevevo piuttosto acqua calda, e a forza di ripetermelo, ogni giorno, a volte la fede in quello che si fa crolla.E’ capitato a me.
            E allora,dunque se dovessi assumere una pasticca in polvere (di erbe naturali, come certi composti a base di Ginseng o Ashwagandha) sulle didascalie della quale vien specificato di essere presa dopo i pasti, sarebbe meglio che aspetassi le due ore e prenderla con acqua calda ?
            Scusa se ci insisto, grazie per la tua disponibilita’. 🙂
            Buon lavoro, buon pomeriggio.

          • shanti
            shanti dice:

            D’estate per costituzione pitta può essere sufficiente tiepida invece che calda.
            L’acqua calda lontano dai pasti migliora la digestione e l’assimilazione e sia in caso di eccesso di peso o carenza di peso, il problema è lo stesso: la digestione e l’assimilazione deboli o mal funzionanti a causa di abitudini ed alimentazione scorrette. Non è certo quello a farti dimagrire troppo. Ad ogni modo ti consiglio di consultare un medico ayurvedico o un bravo naturopata.
            Se devi prendere delle pasticche dopo i pasti va bene, pochi sorsi d’acqua calda o tiepida dopo il pasto non ti danneggeranno.
            Prego, buona giornata anche a te.

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