C’è un modo con cui inizi e come concludi una sessione di esercizi yoga, che determina la qualità della tua pratica. Ecco quale.

Come iniziare la tua pratica di esercizi yoga:

Prima di incominciare a fare qualsiasi asana (posizione yoga) o pranayama (esercizi di respiro) prenditi sempre 2-3 minuti per stare nella completa immobilità e in silenzio: l’immobilità ti distacca dal fare quotidiano e il silenzio ti allontana dalle cose dette e sentite.

Chiudi gli occhi e semplicemente ascolta il ritmo del tuo respiro spontaneo e le tue sensazioni; senza modificare nulla, dai un punteggio al tuo livello di disagio psicofisico e stress da 0  a 10.

Rendi poi il respiro sempre più lento e profondo, osserva come rallentare il respiro calma rapidamente il corpo, diminuisce i pensieri, e ti predispone ad uno stato di concentrazione e presenza che sono fondamentali alla pratica.

Porta le mani dietro la schiena, senti le dita che si toccano, le mani ruotano sui polsi e i palmi si uniscono tra le scapole. Se questa posizione, che richiede una notevole elasticità non ti dovesse riuscire, semplicemente unisci le mani al petto e concentrati sul cuore. Partendo da questo ascolto, un ascolto del cuore, porta nell’inspirazione il viso verso l’alto ed espirando la fronte verso il suolo.

Questo è chiamato yoga namaskara il gesto di saluto dello yoga, che simbolicamente unisce Cielo e Terra, Spirito e Materia. Per rafforzare questo inizio e la tua pratica,  puoi recitare una silenziosa frase, parola, intenzione, qualsiasi cosa sia significativa e preziosa per te. Incomincia poi con la pratica delle tue posizioni yoga.

Come concludere:

Come all’inizio della pratica ascoltati nell’immobilità e nel silenzio e di nuovo dai un punteggio al tuo livello di disagio psicofisico da 0 a 10. Se hai fatto una buona pratica, sicuramente è diminuito, ed è importante che ne prendi nota.

Unisci le mani e portale verso l’alto in un saluto all’Universo, alla Vita infinita di cui fai parte; portale poi alla fronte in un saluto a tutti i Maestri che hanno tracciato il cammino dello yoga, dalla notte dei tempi fino a noi oggi; porta le mani al cuore in un saluto a te stessa/o e all’essenza di Vita che anima il tuo corpo; infine avvicina la fronte alla terra in un gesto di umiltà e gratitudine.

Durante la pratica, in una certa misura, trascendi tutti quegli atteggiamenti posturali, respiratori, mentali che ti caratterizzano e fanno parte della tua personalità, ed entri in uno spazio sacro, in cui ti svincoli dal fare e pensare quotidiano, dai tuoi problemi e limiti, ed hai la possibilità di affacciarti verso nuovi orizzonti, possibilità ed intuizioni.

E come un rito, questi “saluti” ti permettono di aprire e chiudere lo spazio prezioso della pratica di esercizi yoga, con il rispetto che si merita.

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Shanti Brancolini

Insegnante Yoga, Fondatrice di Passione Yoga e ideatrice del metodo Yoga su Misura, fin da bambina ha avuto modo di avvicinarsi allo yoga e trascorrere lunghi periodi di ricerca e pratica in India. Leggi la mia biografia

3 commenti
  1. Elisabetta
    Elisabetta dice:

    Ciao Shanti! Ho da pochissimo intrapreso la pratica dello yoga ma dopo ogni lezione sento di stare ad intraprendere un qualcosa che è sempre stato in me! I tuoi consigli sono davvero preziosi e ti ringrazio! Un saluto

    Rispondi

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