I 5 gusti e le loro funzioni. Sai perché nei tuoi pasti è fondamentale la varietà dei sapori?

La medicina cinese e l’ayurveda distinguono 5 gusti principali, ognuno di essi stimola ed equilibria altrettanti organi. Saperne di più può persino aiutarti a dimagrire!

Amaro,  acido, dolce, speziato e salato. Ecco i 5 gusti principali. Alcuni testi ayurvedici ne aggiungono un sesto: l’astringente.

In queste antiche tradizioni orientali viene data grande importanza ad essi. Ed in particolare nella dieta ayurvedica viene dato molto spazio alle erbe aromatiche e alle spezie, perché il loro uso, può aiutarti a riequilibrare il corpo migliorando la tua salute e a dimagrire.

Ognuno di questi sapori ha un’ effetto tonificante sull’organo corrispondente, un’assenza o carenza di un certo sapore nella tua dieta corrisponde invece a una perdita di energia di quell’organo.

Tutto questo sfata il luogo comune che un’alimentazione sana è insipida e monotona, anzi! E’ vero l’opposto!

Utilizzare tutti i sapori armoniosamente combinati, ti permette di creare piatti deliziosi, che tonificano i principali organi vitali e ti regalano un senso di sazietà e di soddisfazione che ti evita di eccedere nella quantità.

Quando un pasto è povero di sapori, la tendenza è di mangiare più del necessario: un modo (inefficace) di rimediare all’insoddisfazione creata dall’assenza di varietà.

Quali sono questi 6 sapori e a quali organi corrispondono?

1. L’AMARO

L’amaro è relato al cuore ed elimina il calore in eccesso nel corpo che può manifestarsi con piccole ferite nella bocca, una lingua molto rossa e bruciante, tachicardia. Si trova soprattutto nelle verdure a foglie verdi, nel cetriolo amaro, nelle radici di tarassaco e nelle spezie come curcuma e fieno greco.

Favorisce l’assorbimento dei minerali, la perdita di peso e l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

2. L’ACIDO

L’acido è relato al fegato che la medicina cinese considera un organo che governa le emozioni. Quando il fegato è in disordine, specie per un eccesso di calore, possiamo sperimentare sbalzi emotivi e in particolare rabbia e irritazione.

Il suo squilibrio può causare disturbi alla vista, pressione alta, insonnia e costipazione. Gli agrumi, i kiwi, l’aceto, prodotti fermentati come la salsa di soia e lo yogurt, sono alcuni dei cibi in cui prevale questo sapore.

3. IL DOLCE

Il dolce è relato alla milza,  un organo che presiede alla digestione, trasforma, trasporta e assorbe i nutrienti dai cibi. Se la milza è debole, ci sentiamo privi di energia, con lo stomaco e la pancia gonfi dopo i pasti, intestino irregolare e tendiamo ad aumentare di peso. Spesso il desiderio di cibi dolci indica uno squilibrio in quest’organo.

Nei cereali integrali, nella frutta, fresca e secca, prevale questo sapore.  Fra le verdure ricordo la zucca, un ortaggio eccellente e adatto a tutte le costituzioni. Mentre sono da evitare accuratamente i dolci industriali e lo zucchero bianco.

4. IL PICCANTE

Il pungente o piccante è relato ai polmoni, considerati organi di difesa, i primi ad essere soggetti all’influenza di agenti patogeni, e un loro squilibrio si manifesta in sintomi come raffreddore, rinite, naso chiuso, tosse, mal di testa, sensazione di freddo nel corpo.

Stimola la digestione e il metabolismo.

Aggiungere un po’ di spezie come zenzero, pepe, cipolla, specie d’inverno, può rinforzare le difese immunitarie ed evitare di ammalarsi.

5. IL SALATO

Il salato è relato ai reni. Essi rappresentano gli organi che racchiudono la costituzione ereditata dai nostri genitori. Se i reni sono deboli, potremmo avvertire mancanza di energia, incanutimento precoce, mal di schiena, alle gambe, alle ginocchia, scarsa memoria e urinazione frequente, specie di notte.

Usare un pizzico di sale in più (non raffinato e naturale, cioè senza additivi) e mangiare cibi come alghe, azuki rossi, fagioli neri, noci, castagne e bacche di goji, può servire a riequilibrare i reni.

6. L’ASTRINGENTE

L’astringente, o “asciutto” più che un sapore è una qualità, e comprende alcuni tipi di verdure come cavofiori e broccoli; alcuni tipi di frutta come la melagrana e il mirtillo; legumi come le lenticchie, e cereali come la quinoa e il grano saraceno. Assorbe i liquidi, tende i tessuti e asciuga i grassi.

In che modo puoi applicare queste informazioni alla vita di tutti i giorni?

  • Combina i tuoi pasti in modo che tutti e 5 i sapori siano presenti.
  •  favorisci il gusto che più ti attrae (rimanendo nell’ambito di cibi naturali, sottinteso. Dolce non vuol dire merendine e salato non vuol dire chips!), ma includili tutti.
  • se ti attieni a questi punti, non hai bisogno di scervellarti a fare calcoli complicati di quante calorie devi o non devi mangiare.

Il tuo cervello e il tuo corpo sanno quello di cui hai bisogno. Per questo la dieta ayrvedica suggerisce di combinare un pasto con tutti i gusti: ti sazia prima, meglio e tonifica tutti i principali organi del tuo corpo.

Di conseguenza mangerai di meno e puoi perdere quel peso in eccesso che spesso è il risultato di una dieta monocorde e che ti lascia sempre con la sensazione che mangeresti ancora non-sai-che, anche se la tua pancia è gonfia e dolorante.

Non è così complicato!

Ad esempio: riso semi-integrale con zucca, un po’ di insalata di foglie verdi condita con olio, shoyu e qualche goccia di aceto di mele o limone, una zuppa di lenticchie con zenzero, curcuma e un po’ di pepe….tutti e 5 i gusti  e gli elementi nutritivi presenti, e se metti a bagno riso e legumi la sera prima, com’è sempre consigliabile fare, accorci anche i tempi di cottura!

Continua a seguirmi e riceverai tanti spunti per creare dei pasti sani e deliziosi che nutrono e fortificano il corpo, ma anche la mente; perché come sempre ricorda lo yoga e le antiche tradizioni orientali corpo, mente ed emozioni sono parti inseparabili della meravigliosa complessità che siamo.

Se vuoi fare dello Yoga su Misura il tuo stile di vita,  fissa un appuntamento con un nostro consulente !

Mariella Fonte.

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4 commenti
  1. Paola
    Paola dice:

    Articolo molto interessante che stimola ad approfondire l’argomento. Peccato che il libro sia disponibile solo in formato digitale.

    Rispondi

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