Alcune risposte a domande frequenti, se stai pensando di iscriverti a un corso di yoga, ecco alcune preziose indicazioni per te.
La pratica regolare dello yoga con un insegnante qualificato può davvero cambiarti la vita, ispirarti a procedere con entusiasmo e trarne profondi benefici a tutti i livelli dell’essere. E, per mia personale esperienza condivisa da centinaia di persone che mi hanno confermato questo, la pratica dello yoga in momenti critici può letteralmente salvarti la vita, perchè ti porta in contatto con la tua più autentica forza, dona chiarezza e risveglia risorse inaspettate.
L’interesse per lo yoga stà crescendo rapidamente e con esso il numero di proposte fatte da nuovi insegnanti, motivati magari delle migliori intenzioni e da un sincero entusiasmo, ma inesperti; se vuoi raccogliere tutta la ricchezza che questa meravigliosa disciplina può offrirti è importante che tu abbia dei riferimenti per orientarti e scegliere bene.
1. la formazione:
Lo yoga è una disciplina vasta e articolata che si presta a interpretazioni diverse e contrastanti. Inoltre il fatto che l’insegnante di yoga è una professione non ancora regolamentata non ha standard o accreditamenti universali, lascia spazio a improvvisazioni facilmente messe in piedi da certificazioni rilasciate da enti privati nazionali e internazionali delle volte acquisite in pochissime ore di formazione.
Per ora non esistono riconoscimenti ufficiali della professione dell’ insegnante yoga, nè esistono diplomi rilasciati da enti pubblici e legalmente riconosciuti, non ti fare quindi incantare da presentazioni altisonanti. Ma ci sono associazioni che hanno elaborato parametri per la formazione degli insegnanti ispirandosi agli standard delle principali associazioni internazionali ed europee.
In Italia tra le varie associazioni c’è la YANI Yoga Associazione Nazionale Insegnanti, ti invito a leggere direttamente dal pdf che puoi scaricare da questo link gli elementi generali che dovrebbero comporre una valida formazione di un insegnante yoga: linee guida sui parametri della formazione
Solo gli insegnanti che hanno fatto una formazione secondo questi parametri sono accettati come soci YANI, quindi puoi iniziare la tua ricerca dando un occhiata direttamente sul loro sito per vedere se c’è n’è qualcuno vicino a te: http://www.insegnantiyoga.it/index.php
Ad ogni modo, puoi considerare validi anche gli insegnanti non iscritti a questa associazione, purché abbiano fatto una formazione seguendo i parametri che hai trovato nel link.
E’ tuo diritto (e anche dovere nei tuoi confronti) chiedere e sapere a chi ti stai affidando, non esitare quindi e questo è già un buon punto di partenza.
A mio parere oltre a quella di base, la formazione dovrebbe essere continua: solo gli insegnanti che continuano a formarsi, a studiare, a praticare con impegno e sincerità, a migliorare loro stessi e la loro proposta nell’insegnamento, possono davvero condividere una pratica viva e in costante evoluzione.
2. comunicare e coinvolgere
Le qualità di un insegnante non si possono certo misurare solo in termini di competenze tecniche – anche se fondamentali; è importante che abbia anche la capacità di condividere e comunicare in modo efficaci e coinvolgente la sua competenza e conoscenza dello yoga. Questo in parte dipende da una predisposizione naturale, in parte dall’esperienza ma sopratutto dalla misura in cui l’insegnante ha vissuto e fatto sua la pratica e il pensiero che stà alla base dello yoga, cosa che richiede tempo e grande dedizione.
3. flessibilità
Potrebbe sembrare scontata questa qualità, invece è tra le più rare, anche tra gli insegnanti di yoga e non sempre la flessibilità del corpo coincide con la flessibilità della mente.
Osserva se nel suo approccio un insegnante ha la capacità e sensibilità di adattare la pratica alle tue necessità, particolarità e ritmi, che ti incoraggi ad ascoltare il tuo corpo che è costantemente in trasformazione e accompagnarti nella pratica considerando le variabili, di tempo e circostanze. Inoltre siamo uno con la Vita che ci circonda e un approccio di pratica che tenga in considerazione il ritmo delle stagioni che fortemente ci influenzano è sicuramente prezioso.
Ognuno di noi è davvero un universo a se e questo universo è in constante trasformazione, una pratica intelligente e utile può e deve tenere conto di questo sennò invece di espandere la nostra coscienza e benessere ci farà solo passare da una rigidità ad un altra, da uno schema ad un altro.
4. coerenza tra teoria e pratica
“Se cerchi un buon maestro, insieme alle sue teorie, studia la sua vita se non ti piacciono entrambe, cercane un altro.” G. Nardone
Questa citazione è a mio parere una valida indicazione anche nella scelta di un buon insegnante di yoga.
Quando percepisci che c’è troppo divario tra quello che viene insegnato, la persona e la vita che fa, c’è qualcosa che non va: come puoi affidarti a chi non ha realizzato per se stesso i benefici che dovrebbe aiutarti a raggiungere?
E questo non è da confondere con il fatto che tutti abbiamo “dei momenti no”, anche i migliori insegnanti yoga.
5. fidati delle tue sensazioni
E’ davvero importante che oltre quanto detto fino ad ora l’insegnante che scegli ti piaccia. Magari è un insegnante competente ed esperto di cui hai anche sentito parlare bene, ma se non ti piace, lascia stare.
Piacere in che senso?
Nel modo più semplice del termine: ti deve piacere come si muove, come guarda, il tono della voce …allora è l’insegnante che fa per te.
Queste sensazioni “di pancia” non vanno trascurate, sono più importanti e determinanti di quello che solitamente si considera.
6. non sei solo tu a scegliere
Prima di accettare qualcuno nei corsi settimanali faccio un colloquio individuale, chiedo le motivazioni per cui quella persona si vuole avvicinare allo yoga e indago se ci sono particolari situazioni fisiche o psicologiche e varie altre domande per capire la situazione da cui parte, dove vuole andare e valutare come e se sono in grado o meno di essergli di aiuto.
Non succede di frequente, ma delle volte ho rifiutato di accettarle qualcuno alle lezioni.
Ci possono essere motivi fisici o psicologici, per cui alcune persone non sono adatte alla pratica dello yoga oppure sono in un momento in cui avrebbero bisogno di altro e la priorità di un insegnante dovrebbe essere il beneficio di chi gli si presenta, non quello di avere a tutti i costi un allievo in più.
Un buon insegnante non è quello che ha tutte le soluzioni sempre, ma quello che riconosce i propri limiti e serenamente li accetta per potere prima di tutto non nuocere e secondo aiutare chi gli si rivolge, magari indirizzandolo a fare un altro tipo di percorso più consono alla sua particolare condizione.
7. una volta scelto, affidati
Se dopo avere valutato tutte queste cose hai l’impressione che sei nel posto giusto con la persona giusta, prenditi un tempo minimo di tre mesi per seguire le lezioni e la pratica proposta dall’insegnante che hai scelto.
Credo che se non hai voglia di impegnarti almeno tre mesi puoi rimandare la cosa ad un altro momento della tua vita: stai incominciando un percorso prezioso e appassionante ma che richiede costanza.
In questo tempo non paragonare o criticare l’insegnante, ognuno ha stili e metodi diversi, sarai sempre in tempo a cambiare, ma per soli tre mesi permettiti di entrare nella logica della sua proposta, lasciati guidare e affidati. Nel peggiore dei casi avrai comunque fatto un esperienza utile perchè c’è sempre qualcosa da imparare.
Se ti dai questa regola eviterai di cambiare troppo spesso, cosa che ti darebbe molti stimoli ma che ti renderà impossibile andare in profondità.
N.B.
Un insegnante di yoga non è un medico, ma alcuni un pò troppo sicuri di loro stessi elargiscono consigli e fanno diagnosi. Ascolta le indicazioni con rispetto ma se si tratta di argomenti di salute, mantieni un sano senso critico e se hai dubbi seri consulta un medico e il percorso di yoga potrà magari essere complementare e non sostitutivo ad un altro tipo di percorso.
Ci sono solo due errori che si possono fare nel cammino verso il vero: non andare fino in fondo e non iniziare. Siddhartha Gautama
Shanti Brancolini
Insegnante Yoga, Fondatrice di Passione Yoga e ideatrice del metodo Yoga su Misura, fin da bambina ha avuto modo di avvicinarsi allo yoga e trascorrere lunghi periodi di ricerca e pratica in India. Leggi la mia biografia
Mi sembrano indicazioni equilibrate e sensate. Sono nel pieno della scelta: lunedì probabilmente conoscero’ lo yoga e la mia insegnante. L’ho identificata in modo pragmatico: iscritta all’associazione insegnanti yoga, vicina a dove abito e “in attività” in questo periodo dell’anno in cui la maggior parte dei corsi è finita. Mi piacerà “di pancia”? Mi coinvolgerà in un percorso positivo? Mi accompagnerà per molto tempo? Me lo auguro!!!!
Ciao Ilary! … brava! Direi che hai fatto le mosse giuste, te lo auguro anche io di trovare l’insegnante che ti sappia coinvolgere in modo positivo, delle volte questo genere di incontri possono essere davvero importanti. 🙂
Om Shanti,
È articolo molto chiaro. Lo condivido perchè ho avuto esperienze negative riguardo ad alcuni insegnanti. Alla fine ho deciso di formarmi con dei libri e con i video.
Ormai è tanti anni che pratico quotidianamente, ma sento la mancanza di un maestro.
Ormai alla mia età i maestri non arriveranno più.
Grazie
Gigi
Purtroppo succede… e i maestri si incontrano anche attraverso i libri, delle volte l’energia delle loro parole ed insegnamento davvero supera il tempo e lo spazio, se ci pensi bene credo che lo sai anche tu che è così.
E comunque non lasciarti frenare delle ferite del passato, se hai buone sensazioni riguardo ad una persona fidati… Credo che i maestri arrivano sempre, quando è il momento giusto.